WHITE TRUFFLE OF SAN MINIATO, EXCELLENT PRODUCT
Tartufi di San Miniato Prodotto d'eccelenza
Una delle eccellenze della Toscana e in tutto il mondo è quella dei prelibati tartufi di San Miniato, che connotano la città come città del tartufo, come ormai da tanti viene definita.
San Miniato, soprattutto nella sua dimensione di città medievale, è ricca di testimonianze architettoniche del passato e di un passato importante, come testimonia la sede del Vicario Imperiale, di cui è traccia evidente nella Piazza del Duomo, fino alla Rocca di Federico II, distrutta e ricostruita dopo la II° Guerra Mondiale. Camminare per le strade di San Miniato significa incontrarsi, a ogni passo,con le tracce di una memoria storica di grande spessore, com’è accaduto non soltanto per l’Alto Medioevo, ma soprattutto per il Basso Medioevo, in quelle lotte comunali che videro la città quale crocevia di scontri tra Guelfi e Ghibellini.
Tutto insomma parla del passato, che si conserva con grande cura in tutte le Istituzioni pubbliche, a partire dagli edifici, ma anche dalle Associazioni culturali, la Fondazione del tardo Medioevo, l’Accademia degli Euteleti, l’Istituto del Dramma Popolare, a testimonianza di una continuità tra passato e presente che si intende rafforzare in tutte le direzioni. E’ in questo contesto che i Tartufi di San Miniato contribuiscono, da una parte, a esaltare le tradizioni ma entro un presente che si ingegna per rinnovare, dare forza e vitalità a quanto la città e il contado hanno saputo costruire nel tempo.
THE BIGGEST TRUFFLE IN THE WORLD
Il comune di San Miniato trova infatti nel paesaggio della campagna e della zona collinare circostanti una risorsa preziosa, importante, degna dei suoi monumenti, della sua storia, di cui il tartufo è parte integrante.
In fondo è questa la storia della famiglia Gazzarrini, da più di cento anni composta da commercianti di tartufi, cosicché parlarne in questo blog, significa, sentire ancora più forte il senso di appartenenza a una storia in cui “Fondo di scesa “ di Balconevisi, dove si trova tuttora la casa e il negozio dei Gazzarrini , si lega a quella più importante di San Miniato attraverso un comune denominatore che è proprio il “tartufo”. E’ stato Eugenio Gazzarrini, avo di 4° generazione a iniziare a cercare i tartufi di San Miniato già a fine 1800, fin dall’età di quindici anni per poi trasformarsi in un commerciante, mentre tante famiglie della zona trovavano, nella raccolta del tubero, un mezzo per combattere la miseria.
E’ possibile sia passato dalle sue mani anche il tartufo bianco di oltre due chili (2.520 g) regalato al presidente degli Stati Uniti Eisenhauer, scoperto da un tartufaio della zona, un Arturo Gallerini detto “il Bego”, che aveva annotato accuratamente sul suo diario di ricerca in data 26 ottobre 1954 a San Miniato in località Vallina vicino a Balconevisi. Si tratta finora del tartufo bianco più grande trovato al mondo. Questa è comunque una risorsa che ha accompagnato la vita semplice di tante generazioni di contadini, di gente umile, sempre all’ombra della Rocca di San Miniato, tradizione giunta fin ai nostri giorni.
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